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Immagine del redattoreLuca Pedetta

L'epicondilite laterale


L’EPICONDILITE LATERALE

L'epicondilite laterale o gomito del tennista è un'infiammazione dolorosa dei tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio alla parte esterna del gomito (epicondilo laterale).


Cause

Molte persone affette dal gomito del tennista svolgono attività lavorative o ricreative che richiedono l'uso ripetitivo e vigoroso dell'articolazione del gomito. L'epicondilite laterale è causata da un'infiammazione spesso determinata da un sovraccarico funzionale, che si verifica principalmente quando i muscoli e i tendini del gomito sono costretti a sforzi eccessivi. Inoltre, è stato dimostrato che ripetuti microtraumi o un danno diretto dell'epicondilo laterale, come un'eccessiva estensione dell'avambraccio o un movimento scorretto, causano più della metà di queste lesioni.

L'epicondilite laterale può insorgere a seguito di qualsiasi attività ripetuta che coinvolga la torsione o l'estensione del polso, il sollevamento di pesi e l'abuso dei muscoli dell'avambraccio. Il periodo di massima insorgenza dell'epicondilite è quello compreso tra i 30 e i 50 anni di età, anche se chiunque può essere colpito dal gomito del tennista qualora vi sia l'esposizione ai relativi fattori di rischio


Sintomi Nella maggior parte dei casi, il dolore inizia con lieve intensità e lentamente peggiora nel corso di settimane e mesi. In genere, non esiste una specifica lesione violenta associata all'esordio del quadro clinico. Segni e sintomi dell'epicondilite laterale:

  • Dolore e gonfiore localizzati sulla parte esterna del gomito, in corrispondenza dell'epicondilo laterale;

  • Dolore nella parte esterna dell'avambraccio, appena sotto il gomito (in corrispondenza dei muscoli epicondilei che si innestano sull'epicondilo laterale). Il dolore può anche irradiarsi lungo l'avambraccio verso il polso e nella parte posteriore della mano;

  • Forza nella presa debole e dolorosa, anche mentre si stringono tra le mani piccoli oggetti, relativamente pesanti;

  • Peggioramento del dolore con i movimenti del polso, in particolare con l'estensione e i movimenti di sollevamento;

  • Rigidità mattutina.

I sintomi sono spesso peggiorati dalle attività dell'avambraccio, in particolare dai movimenti di torsione, come quando si gira una maniglia della porta o si apre un barattolo.


Diagnosi Diversi fattori devono essere presi in considerazione nel formulare la diagnosi di epicondilite laterale; questi includono l'entità dei sintomi che si sono sviluppati, eventuali fattori di rischio professionali e lo svolgimento di particolari attività sportive. Il paziente deve riportare la posizione esatta in cui è localizzato il dolore nel braccio, se si è verificato un episodio traumatico e se è affetto da altre patologie concomitanti (esempio: artrite reumatoide, neuriti, altre condizioni reumatiche o artrosiche del gomito). Durante l'esame obiettivo, il medico utilizzerà una serie di test per accertare la provenienza del dolore, attraverso la palpazione diretta e la contemporanea ricerca dei segni di tumefazione locale, e attraverso test ortopedici specifici.

Il medico può raccomandare ulteriori test per escludere altre cause alla base del disturbo:

  • Raggi X: per escludere l'artrite del gomito ed evidenziare eventuali calcificazioni.

  • Risonanza magnetica (MRI): può essere eseguita dinanzi al sospetto che l'insorgenza dei sintomi sia associata ad un problema al collo. Questo esame consente di evidenziare una possibile ernia del disco od un'artrite al collo. Entrambe queste condizioni spesso producono dolore al braccio.

  • Elettromiografia (EMG): il medico può ordinare un'elettromiografia per escludere la compressione di un nervo. Molte fibre nervose, infatti, decorrono a livello del gomito e i sintomi della loro compressione sono simili alle manifestazioni dell'epicondilite laterale.


Terapia

Il gomito del tennista è una condizione autolimitante; ciò significa che tende alla guarigione spontanea con il riposo. Il trattamento convenzionale (non chirurgico) risulta avere successo in circa l'80-95% dei pazienti.

L'epicondilite, se non trattata adeguatamente, può recidivare o cronicizzare. Il primo passo verso la guarigione consiste nel riposo del braccio colpito durante il periodo in cui l'infiammazione è in fase acuta. Inoltre, è fondamentale cercare di evitare per diverse settimane l'attività che ha provocato l'insorgenza del problema e che potrebbe ulteriormente aggravare il disturbo. Le applicazioni locali di un impacco freddo da porre contro il gomito per pochi minuti, più volte al giorno, possono contribuire a lenire il dolore e a ridurre il processo infiammatorio. Il medico può anche consigliare l'utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), come il paracetamolo, l'ibuprofene o il ketoprofene. Talvolta, per il trattamento di forme particolarmente dolorose possono essere considerate delle iniezioni di corticosteroidi (infiltrazioni), che possono aiutare a ridurre il dolore, ma l'evidenza clinica che sostiene il loro utilizzo come trattamento efficace nel lungo termine è limitata.

La terapia manuale è raccomandata se il gomito del tennista è più grave o persistente. Le tecniche di terapia manuale, come il massaggio e altre manipolazioni, possono aiutare ad alleviare il dolore e la rigidità dell'articolazione. Inoltre, il terapista manuale è in grado di mostrare al paziente gli esercizi specifici per mantenere il braccio in movimento e rafforzare i muscoli dell'avambraccio. Nel breve termine, potrebbe essere anche raccomandato l'utilizzo di un bendaggio di supporto o di un tutore, che impediscono i movimenti dolorosi, garantiscono il riposo dell'arto e alleviano i sintomi del gomito del tennista. Se i sintomi non rispondono dopo 6 - 12 mesi di trattamenti convenzionali, il medico può raccomandare un intervento chirurgico. Dopo l'intervento chirurgico, il braccio può essere immobilizzato temporaneamente con un tutore, per cui al paziente sarà necessaria una riabilitazione massofisioterapica.



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